martedì 25 novembre 2014

'A vecchierella e 'u suricillo




“ Raccontami un fattariello! ” dicevo io.

A tutti quanti gli altri chiedevo favole, storie.
Ma sapevo che per lei, le favole erano fattarielli ; e allora li chiamavo così anch'io, per usare le parole sue.

E le parole sue, quelle che usava per raccontare, erano sempre le stesse: antiche, cantilenanti, definitive.
Quelle storie erano state raccontate centinaia di volte; ma le parole non erano cambiate mai.

" Quello del suricillo " aggiungevo io – perché quello era il mio preferito – e allora la mia nonna intrecciava le mani e cominciava a raccontare; con gli occhi contenti e il tono compiaciuto, di chi sta rivelando un segreto, e lo fa con tutti i suoi più piccoli e succosi particolari:

" Ce steva na vota na vecchiarella
   ca scopava na chiesiella.
   Na vota, scopanno 'a chiesiella
   trovaje nu turnusiello."

Cominciava così questa storia antica, e proseguiva teneramente, con un improbabile sposalizio tra la vecchierella in questione e un suricillo : un topolino, si.
Storia d'amore infausta! perchè il topolino novello sposo, incurante delle raccomandazioni della consorte, trovava inaspettatamente la morte nel pentolone del ragù da cui si era sporto troppo, nel tentativo di inzupparci un poco di pane.

È chiaro che già fermandoci qui, avremmo tutti gli elementi per turbare e sconvolgere la psiche innocente di ogni bambino...
E invece la storia continua...
Con la vecchierella che, tornata a casa, e scoperto il suo amato topino annegato, comincia a piangerlo disperatamente, e piangendo piangendo…se lo mangia!


Oggi mi piace appellarmi al cannibalismo rituale per spiegarmi questo finale truce ( in alcune culture antiche, cibarsi dei resti dei propri cari era un modo di preservare la loro essenza e tramandarne lo spirito, si si…).

Tuttavia non riesco a convincermene veramente, nè a trovare in questa storia una morale rassicurante che non sia unicamente quella di non sporgersi troppo dalle pentole mentre cuoce il sugo, se sei così piccolo da poterci cadere dentro.

Trovavo inconcepibile questo finale fin da bambina, eppure questa storia mi è sempre piaciuta...
Mi piaceva il modo in cui la nonna sceglieva le vecchie parole e ritmava le strofe; il modo in cui faceva i versi degli animali e imitava la voce del suricillo e poi quella della vecchierella, sorridendomi sempre con gli occhi, perfino mentre il suo personaggio piangeva.
Credo sia per questo che questa storia ancora mi piace tanto, anche se il finale non è come l'avrei voluto.
Ci penso, e non posso fare a meno di sentire la sua voce che racconta per me, di vedere le smorfie, le mani che gesticolano, gli occhi che ridono per farmi ridere.


 Ho voluto illustrare questa storia per te, perchè so che questo ti avrebbe fatto contenta e che stavolta avresti riso tu.
 E so che avresti detto che il disegno era bello... perchè lo dicevi sempre, di tutto quello che facevo io.

Quando ho cominciato a disegnarla, questa mia vecchina, mi sono resa conto subito che in realtà stavo disegnando te, anche se tu, questa pettinatura non ce l’hai mai avuta.
La vecchierella che ho sempre immaginato, ha sempre avuto la voce tua e per me sei sempre stata e sarai sempre tu.
Così ho cercato di dare ai suoi occhi il colore dei tuoi: quel grigio così assorto e liquido e prezioso, come il colore di certi cieli prima della pioggia…
il colore ormai introvabile che mi mancherà sempre.

Avrei voluto anch’io
Avere gli occhi belli
Come li avevi tu.

martedì 15 luglio 2014

Concorso Città del Sole

L'iniziativa "L'illustratore dell'anno", promossa da Città del sole ogni anno, ha come scopo la realizzazione di un calendario rivolto ai bambini dai due ai sette anni.
Per partecipare al concorso occorre inviare una tavola-campione ispirata ad uno dei dodici mesi dell'anno.
Questa è stata la mia proposta per l'edizione 2013/2014.

La mia idea era che i bambini interagissero in maniera creativa e personale con i fenomeni naturali caratteristici di ogni stagione.
Qui, una bimba dal cappuccio di coniglio si preoccupa che l'albero, svestito di tutte le sue belle foglie, possa aver freddo, e lo abbraccia dopo averlo avvolto in una calda sciarpa azzurra.




Ho scelto il mese di ottobre perchè volevo poter rappresentare un mese autunnale, dal momento che tra tutte, l'autunno è sempre stata la stagione che più mi ha letteralmente incantata.

All'improvviso le passeggiate non sono più così sfiancanti: il sole si fa più tiepido, l'aria ridiventa frizzante e pizzica la pelle nuda; ha perfino un odore diverso.
é la stagione delle molte fini e dei molti inizi, in cui tutto piano si placa, rallenta.
Quando la natura si veste di stupefacenti colori caldi, ci si sorprende persi a pensare ai cambiamenti,con un pizzico di compiaciuta malinconia; quando lentamente si spoglia, tutto fluttua come per una magia: per ogni foglia che cade, un pensiero si lascia trasportare dal vento.

lunedì 14 luglio 2014

Contest Buffetti


Ogni anno il gruppo Buffetti indice un concorso  per la realizzazione di un calendario.
Il formato è sempre così odiosamente rettangolare e il tema sempre "Il mondo Buffetti", ovvero quello degli articoli da ufficio e di cancelleria.
Questa qui è la mia tavola-campione, inviata invano per partecipare all'edizione 2013 (sono quasi certa che fosse il 2013).
La mia idea era quella di rappresentare, in ognuna delle dodici tavole, una sorta di personificazione, di musa  di questi oggetti di uso quotidiano, e vivificarli in maniera un pò poetica...
Dunque lei è la mia dolce e simpaticamente paradossale donna-matita!

domenica 13 luglio 2014

Quando la mamma è via...



Un altro vecchio disegno ispirato al racconto "Quando la mamma è via" di Elena Magni, realizzata nell'ambito di un workshop di illustrazione alla Scuola Italiana di Comix. La tecnica è mista: acrilici, collage, matite colorate.

Quando la mamma è via regna l'anarchia: basta un attimo e il salotto può divenire un campo di battaglia!
A chi di noi non è mai accaduto?

Ed eccone un altro


sabato 12 luglio 2014

La passeggiata


Ancora vecchi e primi lavoretti con china e acquerelli, immancabili personaggini minimali e animaletti al seguito...


Benvenuti!


Dopo mirabolanti tentativi di superare blocchi di ogni genere, come quello genericamente creativo, quello dell'illustratore, del blogger, o solo "della persona socialmente adeguata che non ha problemi a mostrare le sue cose in giro", sono finalmente giunta ad inaugurare questo blog! Lo faccio con una piccola illustrazione di qualche anno fa, uno de primi delicatissimi esperimenti con acquerelli e china cui sono molto affezionata.
In questa atmosfera lunare vi do il benvenuto: spero che quello che troverete vi piaccia!